SUSANNA VILLANI, Il sistema di vigilanza sull’applicazione dell’AI Act: ognun per sé?

di Patrizia De Pasquale

Abstract (ITA)

Il complessivo sistema di vigilanza previsto dal regolamento sull’intelligenza artificiale si articola su un doppio livello, quello sovranazionale e quello nazionale, ed è finalizzato a completare il meccanismo di controllo e verifica precedente all’immissione nel mercato dei sistemi di intelligenza artificiale. Nello specifico, il regolamento prevede che gli Stati membri designino una o più autorità nazionali competenti, con funzioni di vigilanza del mercato e della sua corretta applicazione, con possibilità di esercitare poteri sanzionatori. D’altro canto, il Garante europeo per la protezione dei dati è stato designato quale autorità di vigilanza del mercato competente per i sistemi di IA utilizzati da istituzioni, organi e organismi dell’Unione. Questa impostazione di governance, frammentata e foriera di tensioni, richiederà un importante sforzo di coordinamento, sia sul piano interno che su quello sovranazionale, quale espressione del principio di leale cooperazione previsto dall’art. 4, par. 3, TUE e ribadito a più riprese dalla recente giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di vigilanza.

Abstract (ENG)

The overall supervisory system provided for by the Regulation on Artificial Intelligence is divided into two levels, supranational and national, and is aimed at completing the control and verification mechanism prior to the placing of artificial intelligence systems on the market. Specifically, the Regulation provides that Member States shall designate one or more competent national authorities, with functions of market surveillance and its proper application, with the possibility of exercising sanctioning powers. On the other hand, the European Data Protection Supervisor has been designated as the competent market surveillance authority for AI systems used by Union institutions, bodies, offices and agencies. This approach to governance, which is fragmented and fraught with tensions, will require a major effort of coordination, both internally and supranationally, as an expression of the principle of sincere cooperation provided for in Art. 4(3) TEU and reaffirmed on several occasions by the recent case-law of the Court of Justice.

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